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Piazza

12 Novembre 2021
Definizione di piazza e citazione di Battocletti

Definizione:

piazza s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare, circolare, poligonale, che si apre in un tessuto urbano, al termine di una strada e più spesso all’incrocio di più vie, e che, limitata da costruzioni, spesso architettonicamente importanti, e abbellita talvolta da giardini, monumenti, fontane, ha la funzione urbanistica di facilitare il movimento ed eventualmente la sosta dei veicoli, di dare accesso a edifici pubblici, di servire da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini, costituendo non di rado il centro della vita economica e politica della città o del paese.
(Definizioni tratte dal dizionario Treccani)

Pensiero mio

Mi piacciono le piazze dove ci sono i bambini che giocano. Se ci sono i bambini che giocano, ci sono i genitori che parlano assieme, a debita distanza. O magari ci sono i nonni che parlano assieme, a debita distanza. Il senso è: se ci sono i bambini, c’è vita. Loro non hanno bisogno di niente per divertirsi, e se stanno assieme e all’aperto: ancora meglio.
Poi magari c’è anche un bar: ecco che vedo i signori che leggono il giornale, le signore che bevono il caffè, i ragazzi che fanno l’aperitivo. Sento il suono dei bicchieri e delle tazze sul bancone, l’acqua della fontana, le voci che si fondono e le risate che coprono tutto il resto. Il profumo predominante è spesso quello del caffè, ma quello che mi conquista esce dal panificio.
La piazza è quel posto dove spesso non serve un appuntamento: sai già che a qualunque ora tu ci andrai, troverai qualcuno con cui parlare, con cui bere un caffè o un taj di vin.
La piazza è in genere il centro da cui si è espanso il paese: da lì tutto è partito, e lì tutto ha ritorno.
Nella piazza trovi conforto e sicurezza, anche se la trovi vuota, perché sai che prima o poi si riempirà di nuovo.

Ho raccontato la storia di Piazza XXIV Maggio a Cormons, o meglio: ho raccontato cosa è successo il 24 maggio 1915. Nei nomi dei luoghi (e in come sono stati modificati nel tempo) c’è la loro storia, e quindi anche la nostra.

Ora vi lascio una citazione di Cristina Battocletti che descrive Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste. Prima di leggerla, andate a vedere cosa ho scritto su quella piazza: c’è una immagine che rende molto bene la descrizione che Battocletti riporta con le sue parole (anche se non si vede il mare).

Citazione di Cristina Battocletti:

L’8 marzo 2018, Cristina Battocletti si trova a Palermo al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino per presentare il suo libro Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste edito da La nave di Teseo nel 2017. Durante il suo intervento, parla così di Piazza dell’Unità d’Italia:

Piazza dell’Unità d’Italia è così bella perché sono stati gli austriaci a volerla costruire
così riccamente di fronte al mare.

Le città che hanno il mare non lo considerano un salotto, mentre gli Asburgo,
quando sono arrivati a Trieste, hanno visto questa meravigliosa distesa
e hanno voluto fare questa piazza che è appunto carica di palazzi bellissimi
proprio per onorare il mare: è un inchino verso il mare, verso la maestà del mare.

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