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Viando

Piazza XXIV Maggio

15 Agosto 2022
Cartolina con Piazza XXIV Maggio a Cormons scattata il 24 maggio 1915

Cosa è successo il 24 maggio?

Il 24 maggio del 1915 il Regno d’Italia iniziava la guerra contro l’Impero Austro-Ungarico. Ovvero, a undici mesi dall’attentato a Sarajevo e a dieci mesi dall’inizio della Grande Guerra, anche l’Italia entrava nel conflitto mondiale. Un conflitto che avrebbe modificato i confini delle nostre terre con il sangue di centinaia di migliaia di giovani che qua arrivarono e da qua non tornarono più a casa.

Piazza XXIV Maggio a Cormons

Da casa mia vedo piazza XXIV Maggio. Come mai Cormons ha dedicato la piazza più importante del suo centro storico a questa data? Perché quel giorno, le truppe italiane che, pochi chilometri a nord ovest da qua, attraversarono il fiume Judrio (che ora segna il confine tra la provincia di Udine e la provincia di Gorizia, ma allora – dal 1866 – segnava il confine fra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico) non trovarono una difesa invalicabile, anzi, e quindi Cormons “tornò” a far parte dell’Italia proprio quel giorno.
Ho scelto questa piazza perché trovo questa data significativa: è vero che rappresenta un momento importante per la storia di Cormons (che torna ad essere italiana dopo diversi secoli “austriaci”), ma allo stesso tempo segna l’inizio di un massacro che porterà sofferenza e disperazione nelle case di migliaia di famiglie.
Se tanto “facilmente” l’Italia si riprese Cormons, non dimentichiamoci tutte le sanguinose battaglie che portarono (l’8 agosto 1916, più di un anno dopo) alla “conquista” di Gorizia e quelle che seguirono, negli anni successivi, e che culminarono con la “liberazione” di Trento e Trieste, nel novembre 1918.

Se vogliamo essere precisi

I libri di storia registrano che l’Italia è entrata in Guerra lunedì 24 maggio 1915.
Ma c’è una precisazione da fare. La dichiarazione di guerra stabiliva che le ostilità non sarebbero dovute iniziare prima delle ore 24.00 del 23 maggio, ma alle 22.40 di quella domenica, due finanzieri italiani di guardia in prossimità del ponte sullo Judrio (che univa le sponde italiana e austriaca) videro dalla parte opposta alcuni soldati austriaci che tentavano di minare il ponte, e spararono. Non ci furono vittime e il ponte (che non fu distrutto, sebbene la dinamite esplose comunque) divenne il varco attraverso cui l’Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale: alle 6.20 del giorno dopo, infatti, i fanti italiani del 1° Reggimento Brigata Re lo attraversarono senza incontrare una reale resistenza nemica.
In breve arrivarono a Brazzano e poi raggiunsero Cormons.

Cormons era di nuovo in Italia e l’Italia era in guerra.

  • Reply
    Donatella
    28 Maggio 2024 at 14:14

    Interessante quest’ultimo cammeo. Non dimenticherei i bosniaci cossovari etc. che combatterono sul confine con l’Italia, anche sulle Dolomiti, mentre chi era di madre lingua italiana fu mandato a combattere in Galizia. Quei morti non furono ricordati più da nessuno, tantomeno dagli italiani.

    • Reply
      Corinna Sabbadini
      28 Maggio 2024 at 14:51

      Buon pomeriggio Donatella
      la ringrazio per aver letto le mie parole.
      Specifico che quanto ho scritto desidera ricordare il significato della data “24 maggio” (che molte persone non conoscono). Non dimentico nessuno perché non cito nessuno. Ma ha ragione: tanti morti furono dimenticati.
      Come scrive lei, molti furono mandati a combattere in Galizia: fra questi c’erano anche gli uomini di Cormons. Anche per questo motivo, quando l’Esercito Italiano entrò in città non trovò resistenza.
      Corinna

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