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Festivalando Filmando

Pordenone Docs Fest – 16^ Edizione

28 Marzo 2023
Pordenone Docs Fest: il festival dedicato ai documentari - Inaugurazione 2022

Il Festival dedicato ai documentari

Ci siamo: domani inizia il Pordenone Docs Fest! Se non sai cos’è, vai a leggere come l’ho descritto qualche giorno fa sul blog di MissClaire.
Riassumo: l’Associazione Culturale Cinemazero organizza da 16 anni un festival dedicato ai documentari (italiani e stranieri) che parlano e raccontano l’attualità, e diventano un mezzo per comprendere e analizzare ciò che accade nel mondo.
Il programma è stuzzicante e ci sono molte proiezioni che non vorrei perdermi: ve ne presento brevemente alcune!

Cosa mi piacerebbe vedere

Mercoledì si inizia con una proiezione che ci porta in Siria: “Caesar” è il nome in codice di un ex fotografo della Polizia Militare di Damasco che è riuscito a portare all’estero 27.000 immagini di suoi concittadini torturati e ammazzati dal regime siriano. The Lost Souls of Syria racconta come alcune famiglie siriane hanno cercato, in Europa, giustizia per i loro parenti uccisi e, dopo anni di battaglie legali, hanno portato in tribunale il primo processo contro gli alti ufficiali siriani. (Sala Grande – Cinemazero, ore 17.30, anteprima nazionale)
Dopo due proiezioni all’interno della retrospettiva che quest’anno è dedicata alle “Donne con la macchina da presa”, il programma propone The art of silence: un documentario sulla vita del mimo Marcel Marceau, in cui scopriamo un personaggio che, come spesso accade, rimane sconosciuto nella sua vita privata, pur avendo raggiunto la fama mondiale con la sua arte. (Sala Grande – Cinemazero, ore 20:45, anteprima nazionale)
Giovedì, My name in Charity ci farà entrare nella vita di Charity: una donna nigeriana che lungo il viaggio verso la Francia è stata costretta a prostituirsi ed è poi riuscita a denunciare la rete di criminali che l’aveva soggiogata. (Sala Grande – Cinemazero, ore 10:30, anteprima nazionale)
Ulderica, frute di mont ci accompagna sulle montagne del Friuli Venezia Giulia dove è nata e cresciuta Ulderica da Pozzo, una fotografa con uno sguardo che ha saputo catturare e mantenere lo spazio e il tempo che desiderava raccogliere e custodire. (Sala Grande – Cinemazero, ore 20:45, anteprima nazionale)
Venerdì, Game of the year ci fa scoprire il mondo dei videogiochi attraverso le vite di tre sviluppatori, uno youtuber, due streamer e due giocatori e-sport. Un linguaggio a me sconosciuto: chissà cosa rivelerà? (Sala Grande – Cinemazero, ore 10:30)
Tara è un torrente che scorre in prossimità dell’Ilva di Taranto. Tara descrive una dualità: quell’acqua del fiume e del fuoco della fabbrica, come quella della natura e dell’uomo. (Sala Grande – Cinemazero, ore 15:30)
La giornata potrebbe concludersi con la versione restaurata (per il cinquantennale) di Deep Throat – La Vera Gola Profonda. Dico “potrebbe” perché è vietata ai minori di 18 anni, quindi io non potrò accedervi! (Sala Pasolini – Cinemazero, ore 22:30)
Sabato sarà l’ora di Reznica, con il tema dell’essere rifugiato e della ricerca della propria identità, dove una donna e un ragazzo cercano nel passato per affrontare il futuro, e per sopravvivere nel presente. (Sala Grande – Cinemazero, ore 14:30, anteprima nazionale)
Rimaniamo in Serbia con Invoked che ci racconterà l’atmosfera surreale e circense (testuali parole copiate dal programma) che si visse durante le prima elezioni libere serbe, 10 anni dopo la morte di Tito, che portarono all’elezione di Slobodan Milošević. (Sala Grande – Cinemazero, ore 15:00, anteprima nazionale)
La sera, prima della proiezione My name is happy, ci sarà l’incontro “Be Freedom: Enes Kanter, Schiacciate per la Libertà” dove Enes Kanter racconterà la sua storia di battaglie contro il premier turco Erdogan e la CIA. (Sala Grande – Cinemazero, ore 20:45, anteprima nazionale)
Domenica mi piacerebbe vedere Destiny: Sahar è una ragazza iraniana che desidera scrivere il suo destino studiando medicina, e lotta per raggiungere questo obiettivo, anche contro la propria famiglia che ha altri progetti per lei. (Sala Grande – Cinemazero, ore 14:30, anteprima nazionale)
Ho messo in agenda anche Moosa Lane: la regista, Anita Mathal Hopland, per quindici anni riprende la vita della sua famiglia pachistana a Karachi (Moosa Lane è il nome della via dove vive) e a Copenhaghen, in un continuo costruire ponti all’interno della propria famiglia che inevitabilmente uniscono anche le due città. (Sala Grande – Cinemazero, ore 17:45, anteprima nazionale)
Il Festival si concluderà con un esclusivo cineconcerto e la proiezione di Arrivederci, Berlinguer: un film dedicato soprattutto a chi non lo ha conosciuto (testuali parole copiate dal programma), che racconta la sua statura politica e sociale.

Ma non è finita qua…

Questi sono solo alcuni titoli che mi hanno colpito più di altri: per renderti conto dell’intero lavoro del Festival, vai a guardare il programma! Oltre alle proiezioni (che vedono sempre la presenza del regista/sceneggiatore/autore/attore che si presenta e si confronta con il pubblico) ci sono cineconcerti e incontri collaterali.
Non dimenticarti il Manifesto Green che il Festival ha redatto per far conoscere le politiche ambientali intraprese per diventare sempre più sostenibile.
E c’è anche l'”Accredito Green” pensato per chi raggiunge il Cinemazero in bici, a piedi o con i mezzi pubblici. E tu: come andrai al Pordenone Docs Fest?


Foto: inaugurazione della 15^ Edizione.
Credits Photo Elisa Caldana

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