Questo errore è visibile solamente agli amministratori WordPress

Errore: Nessun feed trovato.

Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.

Museando

Slovensko Multimedialno Okno (SMO) – Finestra multimediale slovena

1 Marzo 2024
Slovensko Multimedialno Okno (SMO) – Finestra multimediale slovena

Museo di paesaggi e narrazioni

Ma quanto è bella questa definizione? Leggi ad alta voce: “Museo di paesaggi e narrazioni”. Paesaggi e narrazioni: solo a pronunciare queste parole il pensiero si distende, il respiro rallenta e lo sguardo si rilassa.
Siamo a San Pietro al Natisone, pochi chilometri a nord-est di Cividale del Friuli.
Da Cividale, ho costeggiato il fiume Natisone e mi sono insinuata fra dolci colline che poi diventano velocemente le Prealpi Giulie.
Aggiungo che una parte di me arriva da queste montagne, ma questa è un’altra storia.
Torniamo a San Pietro al Natisone.
Wikipedia mi dice che si può nominare in diverse lingue: Špiètar nel dialetto sloveno locale, San Pieri dai Sclavons in friulano, San Pietro degli Slavi toponimo storico italiano e Špeter Slovenov in sloveno standard. Un buon punto di partenza per comprendere la ricchezza storica e culturale di questa valle.
Una valle che si estende a ventaglio e che comprende, oltra al Natisone, anche i suoi affluenti (l’Alberone, il Cosizza e l’Erbezzo). Su tutto domina il monte Matajur.
(Quando sento nominare il Matajur, mi viene in mente un’immagine. Sabato 25 gennaio 1997, erano circa le 22. Io stavo tornando a casa a piedi – a Buttrio – mentre la luce della luna illuminava ovunque. Illuminava anche il manto nevoso sul Matajur, lassù, che a sua volta rifletteva la sua luce. Era proprio una poesia.)
Torniamo a noi. Torniamo a San Pietro. Da qui, risalendo il Natisone per 12 chilometri, arrivi in Slovenia. Se poi continui ancora 9 chilometri sei a Caporetto. Proprio quella Caporetto. Quella della “disfatta di Caporetto”.
Ma noi rimaniamo a San Pietro, ed entriamo allo SMO: il museo dedicato al paesaggio culturale che scorre dalle Alpi Giulie al mare, dal Mangart al golfo di Trieste.
Non mi sono informata su questo museo: desideravo che fosse una scoperta. E così è stato.
Eccomi a girovagare in un museo che è lontano dalle “solite” esposizioni museali: non ha bacheche con oggetti in esposizione, ma strumenti multimediali che ti avvolgono nella storia e nella narrazione di questo territorio (da Tarvisio a Muggia), dove storicamente sono insediati da sempre gli sloveni.

Cosa troverai?

Non vorrei svelare troppo, perché la bellezza della scoperta e della sorpresa è parte di questo museo.
Come racconta il suo nome, è uno sguardo sulle comunità slovene che vivono in Italia.
Vi dico che, su questa linea di confine (su cui, appunto, da sempre convivono sloveni e italiani) sono state individuate sette zone: Val Canale/Kanalska dolina, Val Resia/Rezija, Valli del Torre/Terske doline, Valli del Natisone/Nediške doline, Gorizia e il Collio/Gorica in Brda, Carso e mare/Kras in morje e Trieste e Istria/Trst in Istra.
Queste sette zone sono state presentate nelle otto installazioni del museo, e sono state rivelate da diversi punti di vista.
Qual è stata la mia preferita? Ne ho tante a parimerito.
Come la biblioteca parlante: scegli un libro dagli scaffali e lo appoggi su un tavolo, a quel punto senti la voce dell’autore che recita il suo scritto (in sloveno o in italiano), mentre un’immagine dei suoi luoghi (proiettata sul tavolo) arricchisce l’esperienza.
Come la radio con le musiche tipiche delle sette zone.
Come le cartoline sonore (e ce n’è una in cui la voce della Bora ti fa venire freddo).
Come i paesaggi culturali che ti immergono nella narrazione di un luogo. O di un tempo.
Questa visita può essere anche un punto di partenza per una gita: scorri nell’atlas l’argomento che ti interessa, prendi le informazioni che ti servono e poi lo vai a visitare ciò che hai cercato. Non mi sono spiegata? Esatto: vai allo SMO, consulti l’atlas (una mappa interattiva dove sono indicati i mulini, le mulattiere, le malghe, le chiese e molto altro) e tutto sarà chiaro.
È un museo in cui vengono coinvolti tutti i sensi. Non mi credi? Allora non ti resta che visitarlo e verificare di persona.

La biblioteca parlante
La biblioteca parlante

Slovensko Multimedialno Okno: «Dove? Kje? Uer? Dulà?»

Il museo si trova lungo la strada principale di San Pietro (in via Alpe Adria, 73): una volta lasciato sulla destra il municipio, si trova poche decine di metri più in là, sulla sinistra.
Difronte al “Paradiso dei golosi”.
È aperto ogni giorno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30.

Pausa caffè

Come detto poco fa, il museo si trova difronte al “Paradiso dei golosi”. Non serve aggiungere altro.

    Lascia un commento