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Storie, terre, confini

Storie, terre, confini

Sono nata in Friuli Venezia Giulia. “Terra di confine” dicono in molti. Sì: terra di confine, in effetti. Ma cosa significa questa frase? Quanto è carica questa affermazione? Cosa si porta dentro? Qual è il confine? Da quanto tempo esiste? Ed esiste ancora?
Non è facile trovare le risposte a tutte queste domande, però ritengo doveroso (soprattutto per noi che viviamo queste terre) compiere la fatica di cercarle: fra i libri, lungo il confine stesso, sotto la polvere, sopra le aspettative, dentro un bicchiere di vino, nelle storie delle persone. Perché ognuno di noi ha una propria memoria.

L’8 febbraio* 2025 si sta avvicinando. Questo giorno è stato scelto per celebrare con una grande cerimonia l’inizio dell’anno in cui Nova Gorica-Gorizia saranno la Capitale europea della cultura.
Quando è stata proclamata la vittoria della candidatura di Nova Gorica-Gorizia, il 18 dicembre 2020, ricordo di aver pensato che questo evento avrebbe portato a queste città e alla loro Storia l’attenzione che meritano da tempo.
E così, in questi mesi che ci accompagnano verso questo anno importante, stanno uscendo in libreria numerosi testi che raccontano questo territorio.
Alessandra e Paolo Vecchiet, titolari della omonima cartolibreria di Cormons, hanno pensato di organizzare anche qua una serie di incontri per presentare dei volumi che parlano in modo approfondito, ma diverso fra loro, di questo confine, di queste città e di queste terre.

Gorizia Nova Gorica – Due città in una (Ediciclo Editore)

Il primo incontro (giovedì 23 maggio alle 18.30) ci fa conoscere l’autore della “Guida alla Capitale europea della cultura”: Andrea Bellavite.
Teologo, direttore della Fondazione “Società per la conservazione della Basilica di Aquileia”, saggista, giornalista, viandante, costruttore di ponti fondati sulla giustizia e sulla pace. Sarà un vero piacere ascoltarlo mentre ci guiderà nella Gorici (termine coniato da lui stesso): è il duale (nella lingua slovena) che unisce la parte vecchia (Gorizia) e quella nuova (Gorica) in un’unica parola che identifica le due città.
Sono otto le passeggiate che conducono il lettore a scoprire le vie, le piazze, i fatti storici e i personaggi delle due città. Gli occhi saranno invitati a guardare in alto, in basso, sui muri, oltre i muri proprio per scoprire dettagli spesso sconosciuti agli stessi cittadini.
Durante la serata, lo accompagnerà in queste camminate virtuali il giornalista Giovanni Battista Panzera.

Breve storia sentimentale dei Balcani (Bottega Errante Edizioni)

La seconda data in programma (lunedì 27 maggio alle 20.30) porta a Cormons Angelo Floramo.
Dottore in Storia con una tesi in filologia latina medievale, insegnante di materie letterarie all’Istituto Magrini Marchetti di Gemona, consulente scientifico per la sezione antica della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, scrittore e vincitore (assieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace) del Premio Nonino Risit D’Aur 2024.
Questo suo ultimo libro è un’esplorazione che parte dal Friuli Venezia Giulia e va oltre l’est di Gorizia, piano piano sempre più in là, sempre più nel cuore dei Balcani, sempre più dentro quelle montagne. Cerca, scava, scopre e poi cerca ancora. Ben oltre quella linea di confine che per decenni molti hanno vissuto come una linea protettrice e molti altri come una divisione di terra e di vite.
In questo errare profondo, lunedì prossimo, sarà affiancato dalla giornalista Margherita Reguitti.

Capire il confine (Bottega Errante Edizioni)

Il terzo appuntamento (giovedì 30 alle 18.30) ci fa incontrare Giustina Selvelli.
Ricercatrice post-doc all’università di Ljubljana, antropologa, sociolinguista, docente universitaria in studi linguistici, esploratrice del linguaggio e dei limes, cerca da sempre di studiare e comprendere le frontiere e chi le abita. E con “da sempre” si intende proprio da sempre: da quando, bambina, attraversava con la famiglia il confine goriziano per le gite domenicali in un territorio che le è sempre piaciuto nella sua natura, nei suoi profumi e nei suoi gusti, e anche in quella lingua che non comprendeva, ma a cui si avvicinava imparando (un poco alla volta) alcuni termini. Questo è stato il suo “primo” confine, quello che le ha fatto capire che lei avrebbe trascorso la sua vita nella bellezza e nell’unicità dei confini.
Dialogherà con lei, percorrendo quella linea di confine, la giornalista Corinna Sabbadini. Che poi sarei io.

«Dove? Kje? Uer? Dulà? Dove xe?»

Tutti gli eventi (che hanno il patrocinio del Comune di Cormons) avranno luogo nella Sala Civica adiacente il municipio (in piazza XXIV Maggio, 22) e si concluderanno con un brindisi: l’Enoteca di Cormons partecipa alle serate proponendo una riflessione sull’unicità “vitivinicola” del nostro territorio attraverso la degustazione di vini prodotti da vitigni autoctoni.

Storie, terre, confini
Storie, terre, confini – la locandina

* L’8 febbraio 1849 moriva a Kranj France Prešeren, il più importante poeta sloveno. In questa data si festeggia Prešernov dan (la Giornata di Prešeren), che è stata scelta per celebrare, ogni anno, la Festa della Cultura slovena.